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Appello per l'unita' di intenti tra i movimenti per la democrazia

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Messaggio  Leozaquini Mar 09 Dic 2008, 12:41 pm

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PREMESSA
Percepiamo una decadenza del nostro paese, legata anche ad una crisi della democrazia che si ripercuote su molti aspetti della vita nazionale, della vita di tutti noi ed anche sull'economia.

Constatiamo che nel nostro Paese il sistema di governo democratico rappresentativo previsto dalla nostra Carta Costituzionale e' degenerato in una sorta di partitocrazia totalitaria. In un quadro di "democrazia parlamentare" (configurato dalla nostra Costituzione) il ruolo stesso del parlamento e' degradato a "votatoio" dei voleri imposti da pochi capi-bastone. La figura stessa del parlamentare e' degenerata: il rappresentante dei cittadini, da persona che dovrebbe contribuire con la propria esperienza sociale e civile alla realizzazione del bene collettivo, e' degradato al ruolo di mero pigia-bottoni secondo i dettami di un partito-mandante. Ruolo del tutto poco "onorevole".

Constatiamo che il clientelismo, la complicita' e la connivenza con gruppi economici e finanziari, se non addirittura di natura malavitosa, si sono riversati a cascata nella vita civile del paese, corrompendola.

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LA REAZIONE DEI CITTADINI.

E' però nata una reazione, costituita da diverse organizzazioni e movimenti spontanei di cittadini per difendere la democrazia, determinati a rimediare a questi mali.

Per renderci meglio conto di questo fatto, abbiamo raccolto e studiato diversi statuti e "Carte dei valori e degli intenti", o altri documenti di una serie (eterogenea) di queste organizzazioni e di questi movimenti, includenti:
- i MeetUp degli "amici di Beppe Grillo",
- associazioni nate al tempo dei girototondi
- altre associazioni accomunate dal fatto di essere a-partitiche e politiche.

Abbiamo mandato un questionario a tutti i MeetUp degli amici di Beppe Grillo in Italia ed all’estero. Abbiamo ricevuto e studiato 140 risposte, (che ci pare corrispondano, con solo rare eccezioni, al numero dei MeetUp veramente esistenti ed attivi).

Lo studio di questo materiale mette in evidenza il fatto che questo vasto movimento si esprime a favore dei temi seguenti, raggruppati nelle tre categorie.

A) Principi, obiettivi, nuove forme di democrazia:
- 79%: Informazione libera, indipendente, accessibile ; difesa di Internet ; libera circolazione delle idee, diffusione della connettività, informazione partecipata, citizen-journalism, podcast.
- 75% : Difesa dell’ambiente, sua conservazione, tutela e valorizzazione; limiti all’impatto umano; ricerca e sfruttamento di fonti d’energia rinnovabili.
- 73% : Civismo e senso della cittadinanza ; critica la mancanza di coscienza/responsabilità civica e critica del disinteresse verso la politica.
- 73% : Democrazia partecipativa : maggior coinvolgimento dei cittadini e delle realtà locali, bilancio partecipativo, ripristino delle preferenze e rivendicazione delle primarie, referendum, proposte di legge su iniziativa popolare.

Altri temi commentati, in questo gruppo di temi, ma con « score » inferiore, sono risultati : Tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e folkloristico del territorio locale / Condivisione libera e partecipata di saperi, beni e servizi ( open-source ) / Indipendenza monetaria e monete libere / Difesa della costituzione italiana.

B) Strumenti per impedire la degenerazione oligarchica dei partiti e della politica.

- 61% : Trasparenza: sui candidati, le attività e le forme di finanziamento della politica.

Altri temi commentati, in questo gruppo di temi, ma con « score » inferiore, sono risultati : Limiti ai responsabili di reati in giudicato nella politica ( ineleggibilità a incarichi/mandati ) / Ricambio nella politica ( limiti ai mandati e divieto di sovrapposizione degli incarichi politici) / revocabilità e recesso della delega / Regolamentazione della vita democratica interna ai partiti


C) Controllo della degenerazione partitica e oligarchica del movimento stesso.

la possibilità di una degenerazione del movimento è argomento molto sentito. Per ovviarvi si domanda :
- 64% - trasparenza all’interno del movimento.
- 49% - limiti alla possibilità di partecipazione di politici di professione (chi vive della politica), nel movimento.
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Seguono : l’attribuzione di poteri decisionali alla base/assemblea dei soci ; il diritto di recesso della delega ; stabilire limiti temporali per gli incarichi ; limiti per le persone responsabili di aver commesso reati in giudicato. La necessità di avvalersi di processi deliberativi condivisi, in alternativa al voto « voto estrema ratio ». [6].

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Messaggio  Leozaquini Mar 09 Dic 2008, 12:42 pm

PAGINA 2
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Constatiamo che queste organizzazioni non hanno, in genere, fini elettoralistici.

Piuttosto si configurano e si comportano come "gruppi di pressione" o "associazioni di interesse". Sono, nei fatti, una eterogenea e frammentata ma enorme "lobby dei cittadini". Scopriamo che si sta costituendo una gigantesca "associazione di categoria per la difesa degli interessi dei cittadini", che agisce per difendere i cittadini nei suoi contrasti con la "categoria dei rappresentanti" (efficacemente definita anche: la Casta) e soprattutto le loro organizzazioni: i partiti.

Gia' in altri momenti storici, cruciali per la vita nazionale (come probabilmente e' il presente) e precisamente durante il Risorgimento e la Resistenza, si e' assistito all'emergere della figura del "cittadino" e l'attenuarsi della importanza delle divisioni tra i cittadini, che invece si uniscono per la soluzione di un fine comune, determinante ed importante, superando barriere e divisioni di interesse o ideologiche.

E' quello che sta accadendo, e che noi pensiamo debba essere incoraggiato ed aiutato ad avvenire.


I NOSTRI INTENTI

Molti di noi sono stati come "svegliati" da quel senso penoso di degenerazione civile sociale ed economica del paese. E' iniziato un periodo di intenso impegno sociale e civile, per molti completamente nuovo, per altri rinnovato.

Sono stati intrappresi percorsi diversi.
Molti sono impegnati nei diversi "movimenti" o "associazioni di interesse", altri si sono impegnati o intendono impegnarsi a creare nuovi partiti o organizzazioni a carattere elettoralistico, confidando di riuscire a preservarli alla "degenerazione oligarchica" (nota agli studiosi delle organizzazioni politiche), altri si sono impegnati direttamente nei partiti gia' esistenti nella speranza di "poterli modificare e democratizzare dall'interno".

Queste attivita', pur se condotte sempre con grande passione e generosita', con serieta', impegno ed abnegazione sono pero' divise e frammentate.

Il nostro intento e': unire queste forze e permettere che possano coordinare le loro azioni, trovare momenti di cooperazione e collaborazione. Tutto questo pur nella legittima (ed anzi preziosa) salvaguardia delle rispettive diverse strategie, priorita' o permanenza nel "campo di battaglia" prescelto.

Ognuno dei tre diversi metodi di intervento infatti presenta vantaggi e svantaggi:
a) i movimenti o "associazioni di interesse", hanno il vantaggio di presentarsi come disinteressati, lontani da fini elettoralistici, pertanto maggiormante credibili. Inoltre non hanno il dovere (tipico dei partiti) di doversi esprimere su TUTTO, ma possono concentrare la loro azione sui temi di vero interesse. Non hanno pero' la possibilita' di incidere direttamente su questi temi, se non a livello di opinione pubblica. Devono farlo indirettamente. Necessitano pertanto dell'aiuto e della collaborazione di chi possa agire all'interno dei poteri legislativi ed esecutivi, che devono riuscire ad influenzare.
b) nuove organizzazioni con fini elettorali, possono costituirsi in forme democratiche nuove, stimolanti, convincenti. Ma sono nuove e sconosciute, inoltre possono restare loro stesse vittime di degenerazioni. Questo in particolare se non hanno, all'esterno, un sistema di controllo e di vigilanza che agisca contro questo pericolo.
c) l'azione all'interno di partiti gia' esistenti, pur permettendo un accesso diretto alle decisioni, si scontra contro poteri solidamente costituiti, che e' del tutto vano immaginare di poter scalfire senza una forte mobilitazione di cittadini esterni ai partiti.

Noi, pertanto, vogliamo unire TUTTI i cittadini, nello scopo comune di difendere e salvare, potenziandola, la democrazia nel nostro paese.

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Messaggio  Leozaquini Mar 09 Dic 2008, 12:43 pm

PAGINA 3
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PRINCIPI FONDAMENTALI, COSTITUTIVI DELLA UNITA' DI INTENTI

La sovranità appartiene al popolo che deve poterla esercitare in modo diretto, per quanto possibile ed opportuno. La sovranità popolare può anche essere delegata, fermo restando il diritto di revocabilità e recesso della delega.
In particolare va impedito che il legislatore possa legiferare su se' stesso, sui suoi poteri, sulle forme delle sua eleggibilita', sulle relazioni tra il suo potere ed altri poteri, senza passare attraverso il consenso, direttamente espresso, della volonta' popolare.
Decisioni prese in virtu' della volonta' popolare, direttamente espressa, possono essere modificate solo dalla volonta' popolare.

Tutti i cittadini devono essere incoraggiati e messi in condizione di svolgere responsabilmente ed efficacemente la funzione di controllore.
Vanno incoraggiati i cittadini ai contatti tra di loro, all'aggregazione, alla partecipazione alla vita delle associazioni e dei circoli, ed a tutte le forme di partecipazione alla vita sociale che rappresentano quella fondamentale ricchezza delle società civili e democratiche definita (da alcuni sociologhi) col termine di "capitale sociale".

Vanno potenziati e resi efficenti tutti gli organi di controllo dello stato, della vita civile ed economica.
Va perseguita l'informazione libera ed indipendente, la massima trasparenza nella vita politica e nelle fonti di finanziamento dei partiti, delle associazioni, dei movimenti, e dei mezzi di informazione. Gli organi dirigenti dei mezzi di informazione pubblici vanno designati mediante elezione popolare e non attraverso nomina partitica.
I monopoli privati vanno impediti in tutti i campi ed in particolar modo in quello della informazione.
Va favorita la facilita' di accesso al sapere, va conservata e favorita la liberta' di internet.


Va affermato a tutti i livelli ed in tutte le circostanze, il criterio del perseguimento del -massimo bene collettivo aggregato-. Cioè il "bene", e quindi l'obiettivo che va perseguito, non è il "vantaggio del partito", "il vantaggio dei nostri elettori" o il "vantaggio della associazione" o "del movimento" e tanto meno e' il "vantaggio mio personale". Il "bene", che va peseguito dai cittadini e dai loro rappresentanti, è quello che corrisponde al massimo vantaggio collettivo ed al minimo svantaggio per tutti coloro che sono coinvolti dalla azione.

La scelta del personale politico e quindi dei candidati alle elezioni, spetta ai cittadini e non ai partiti od ad altre organizzazioni. I rappresentanti devono essere e sentirisi responsabili verso gli elettori, nel senso del perseguimento del bene comune della collettivita' e non verso il "partito", il "movimento" o "la coalizione". I rappresentanti, sui temi non definiti da uno specifico mandato o programma, devono essere assolutamente liberi ed agire sulla base della loro individuale esperienza e coscienza, eventualmente interpellando gli elettori. Ogni forzatura nei loro confronti per indurne o determinarne le scelte di voto, va vietata e considerata reato grave. A prescindere dai contenuti e dai motivi della forzatura, le organizzazioni, partiti, cosche o cupole che agissero in questo modo vanno considerate per quello che oggettivamente sono: organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Non devono poter essere candidati cittadini in stato di "conflitto d'interesse", oppure soggetti a procedimenti penali per reati lesivi degli interessi pubblici e collettivi o condannati per questi reati.

Va garantita all'interno delle organizzazioni politiche come nelle istituzioni politiche pubbliche, una costante apertura ed attenzione a nuove proposte, alle critiche, al ricambio dei ruoli, al limite temporale dei mandati, al limite alla ripetibilita' degli stessi, alla loro non sovrapponibilita', e l'attenzione alla competenza ed al merito.

I programmi politici esecutivi come ogni altra azione dei rappresentanti politici, dovranno essere sempre conformi ai programmi annuciati e quindi alla delega ricevuta. Comportamenti diversi vanno considerati come una frode, una truffa grave. In caso di decisioni su eventi nuovi ed imprevisti per i quali non poteva essere annunciato anticipatamente un programma, va consultata l'opinione dei cittadini.

Vanno difesi i diritti fondamentali dell'uomo.
Tutti questi obiettivi vanno perseguiti con soli mezzi pacifici.


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FINE
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