Che organizzazioni dell'emigrazione esistono da voi? Anagrave organizzazioni

Questo spazio del forum è penosamente (e colpevolmente) vuoto.

Capisco che molti dei frequentatori del forum sono giovani (piu' di me) e che, in oltre e soprattutto, sono giovani anche di emigrazione (anche piu' di me). Per molti si tratta di un fatto recente e (forse) giudicato episodico. Pertanto ho la sensazione che molti siano come anche io sono stato per molti anni: ignaro del fatto di essere emigrato, incosciente del fatto di fare parte di quella categoria antica di persone che sono gli emigrati,
scollegato dalle associazioni dell'emigrazione (che invece possono rappresentare un terreno fertile su cui agire e verso cui operare politicamente).

Invito caldamente tutti di fare lo sforzo di:

a- descrivere se' stessi in quanto emigrati (ci va un piccolo esame di coscienza).
b- elencare e descrivere le organizzazioni della emigrazione esistenti nel nostro luogo di residenza (ci va un po' di lavoro di ricerca).
c- esporre i programmi (se esistono) di coinvolgimento delle associazioni di emigrati nella nostra attivita' politica.

= = =
Comincio da me' stesso, tanto per dare l'esempio (sperando che sia "buono", ma potrebbe anche essere un "cattivo esempio"! . . . non fatevi condizionare).

a) Sono qui da 11 anni. Faccio il professore universitario (ingegneria, macchine utensili) e per circa 5-6 anni non mi ero reso conto di essere emigrato: pensavo di essere andato a qualche centinaia di chilometri da casa a lavorare. Il fatto che questo lavoro si svolgesse all'estero era ai miei occhi, per molti anni, accidentale e marginale.

Ho deciso di prendere contatto con le organizzazioni dell'emigrazione nel momento in cui mi sono reso conto che occorreva fare politica, spinto a questo principalmente dalla constatazione del precipitare della immagine del paese.
IN realta', il fatto di essere sensibili all'immagine del paese e' estremamente ed assolutamente tipico degli emigrati.
Per noi (e non per chi vive in Italia) l'immagine del paese e' l'immagine che gli altri, che ci circondano, hanno di noi. Per questo noi emigrati siamo molto attenti a questa immagine. L'immagine del paese sta a cuore a chi esporta. Noi abbiamo esportato noi stessi.

Una volta pensavo che sarei poi tornato in Italia, ora non lo penso piu'.
Avendo iniziato a frequentare i circoli e le organizzazioni degli emigrati (spinto da motivi politici, come ho detto), ho capito di essere un emigrato: gli emigrati hanno una visione di se' stessi rispetto al paese d'origine e rispetto al paese di accoglienza che e' molto simile alla mia. Condivido moltissimi dei loro pareri e punti di vista. Adesso so che sono tipici degli emigrati.
Forse io sono uno degli emigrati piu' recenti di questa regione dove mi trovo, ma sono emigrato anche io.

Per i punti successivi b) e c), . . . alla prossima.

Riposto qui quanto avevo fatto in un altro post, ma mi e` stato fatto notare che era
un po` OT (off-.topic) la`...mentre qui, invece, dovrebbe esser IT (in topic)

Gradirei aver qualche info su questi Comites, cosa sono e a cosa servono.

Se qualcuno ha queste info e gentilemente mi desse qualche link dove
posso approfondire l`argomento, gliene sarei grata.


Grazie,
Mfca

Occorre rendersi conto che se in Italia ci sono 60 milioni di italiani le persone che vivono all'estero e che si sentono legati all'italia sono 120 milioni.

IL dato mi 'e stato confermato dal console italiano a Berna.

Nel momento di cominciare ad interessarmi di politica ho scoperto che esistono i COMITES comitati italiani akll'estero.

Sono organi consultivi del ministero delgi esteri per raccogliere le esigenze degli emigrati e trasmetterle al parlamento italiano.
I membri di questi comites sono eletti ogni cinque anni dai cittadini italiani nella regione.

ATTENZIONE: non possono essere eletti per piu' di due mandati (ahhh, non stante che non abbiano nessun potere! ... . i loro "non potere" non puo' essere rinnovato! . . . e' un "precedente" interessante).

Io sono membreo diuno di queswti COMITES.

= = =
Oltre ai COMITES esiste il CGIE: Consiglio Generale Italiani all'Estero.
Questo ente aveva un senso quanto no nesistevano i parlamentari votati all'estero, ma adesso che esistono si ritiene che il CGIE potrebbe essere sciolto.
IO effettivamente credo che sarebbe opportuno scioglierlo.

ma poi soprattutto esiste una miriade di associazioni, comitati, circoli . . . di cui parlero' volentieri la prossima volta.
A mio parere la verfa ricchezza da non disperdere (e la stiamo disperdendo) sono questa rete di circoli ricreativi e di mutuo soccorso . . . da fare evolvere!

Il discorso e' lungo e complesso, ma estremamente interessante.

Alla prossima.

Ma coe si partecipa ai Com.it.es?

Fanno riunioni? Ci si iscrive? Quanto effettivamente
gli italiani all'estero partecipano a queste attivita'? E conoscono i
Com.it.es?

Per quanto riguarda le associazioni di emigranti...mi informo qui a got
se ce ne sono...

Ho trovato le famose "federazioni delle colonie libere" di cui parlavi
in qualche post tempofa.

Ho visto che fanno parte della filef...La filef qui in Germania ha 2 sedi,
una a Francoforte ed una a Berlino. Adesso la mia domada è....come
si fa a partecipare a queste associazioni se si vive un po' lontano dalle
loro sedi? Non ho esperienza di associazioni di "emigranti", quindi ogni
"suggerimento" o "esperienza personale" è ben accetto...Tu in Svi zzera,
come ti sei organizzato?

Ciao,
Mariafrancesca

P.S. su questo sito ho trovato queste associazioni...
http://www.concapeligna.it/L'ITALIAnelMONDO/allESTERO/associazioniitaliane/associazioni/germania.htm

ma è possibile che siamo divisi per "regioni" invece che per nazione? Che ci dovrei fare io all'associazione
"sarda" o "trentina"? Spero di trovare di meglio:-(

Grazie per la lista delle associazioni in germania.

I comites sono comitati elettivi. Ci saranno delle elezioni l'anno prossimo. Tutti gli instritti all'aire sono chiamati a votare in varie sedi (circoli, associazioni, . . . forse anche consolati . . .).

IL modo di comporre le liste e' molto legato al posto. Noi avevamo una sola lista, alcuni sono stati votati, altri no. In molte citta' o paesi invece si scotituiscono delle "liste" partiticheggianti.
I membri non beccano un soldo (ma esistono proposte di fare avere "gettoni". Io sono contrarissimo). In compenso possimao essere eletti solo per massimo due mandati! . . . e poi dicono che la proposta del il v day era "antipolitica" . . . "qualunquismo" . . . .

In realta' sono organi a-partitici e di rappresentanza degli interessi degli emigrati nei confronti del ministero degli esteri. Si interfacciano con le ambasciate ed i consolati. Noi qui abbiamo anche moti contatti con i parlamentari eletti nella circoscrizione estero (di cui molti sono svizzeri).
Micheloni e Narducci per esempio sono svizzeri, ed entrambi sono nella commissione esteri (Franco Narducci e' vice presidente di quella commissione), ed anche Razzi che erpo' non so in che commissione stia.

I COMITES beccano pochi soldi dal minstero degli esteri con i quali non si riesce a fare niente, anche perche' i soldi arrivano sistematicamente in ritardo . . . quando arrivano.

Le attivita' svolte (per esempio posso raccontare le nostre) sono nel senso di creare suggerire servizi (le scuole di italiano per i figli di emigrati . . .) e altre attivita' di sostegno degli emigrati e possibilente anche della "immagine" del paese. (Che per distruggere quella e vanificare ogni sforzo bastano il presidente del consilgio e le spazzature di napoli).

Benche' modestissima l'azione che si puo' realizzare attraverso i COMITES, non e' da sottovalutare: sono pur sempre organismi creati dopo estenuanti rivendicazioni degli emigrati che ci hanno preceduto. Sono pur sempre organismi di riferimento ed aiuto per cittadini italiani emigrati.

I politicanti di mmmmmerda come semrpe se ne vogliono evidentemente impadronire, vale pur sempre la pena sforzarsi di impedirglielo.

per saperne di piu': legge istitutiva dei comites


Poi racconto dei circoli degli emigrati, che io credo possano essere piu' interessanti.