Coraggio ragazzi!

Carissimi amici e amiche dei meet up internazionali,

Credo che anche voi sentiate le difficolta' del momento: non tutto va come noi si vorrebbe.

Eppure, quello che un individuo sente di dover fare non deve dipendere da quello che fanno gli altri. Soprattutto quando gli altri non danno il buon esempio: copiarli sarebbe dare loro ragione. Sarebbe enfatizzare e fare trionfare gli errori. E poi, terra terra, ci assicureremmo l'ulcera allo stomaco diventando cinici e malevoli. Cattivi, come tanti altri son infatti diventati gia'.
Una nuova societa' sara' possibile solo se ci inventeremo una nuova etica che ispiri i comportamenti individuali.
Propongo (1) di metterci seriamente a cercarla, o crearla noi se dovessimo scoprire che manchi (io credo che manchi o ne manchino dei pezzi importanti).

Il mondo (non solo l'Italia) e' sulla strada di una generale tendenziale mafiosizzazione. Fare quatrini alleandosi con i gestori del potere scambiando con loro favori, invece che inventare nuovi prodotti e metterli pazientemente sul mercato sta diventando IL nuovo "METODO DI PRODUZIONE" (non solo in Italia).
Ma in tutto il mondo ci sono sacche di resistenza. Come si sta orientando quasta battaglia di cui la posta in gioco e' la nostra civita'?
Propongo (2) di esaminare con serieta', attenzione e spirito critico le societa' in cui abbiamo la fortuna di vivere. Suggerisco di esaminare chi sta facendo qualcosa accanto a noi (come funzionano in dettaglio una Bürgerinitative? . . . come e' venuto su il movimento di MoveOn? . . . come funziona la democrazia diretta, li dove esiste? . . . ).

Il petrolio sta finendo, il picco di Hubbert e' gia' probabilmente raggiunto. Per altro vivere senza fonti di energia . . . e' dura.
Propongo (3) di studiare con attenzione i movimenti di opinione di scienziati e di cittadini che ci circondano (e sono parecchi) che si interessano di questi problemi ed, in generale, di come gli esseri umani possono riuscire (se possono) a vivere bene senza danneggaire la natura.

I movimenti per la democrazia si sono bloccati verso la fine del 1800, dopo soli 100 anni di attivita' e di sviluppo effettivamente democratico. I modelli di democrazia oggi esistenti sono TUTTI ottocenteschi. Il '900 e' stato il secolo delle dittature. Con la sola, pregevole, eccezione del voto alle donne e l'estensione geografica, per 100 anni le forme della democrazi hanno stagnato o regredito. Il "Socialismo autoritario" (marxista) ha enormemente nuociuto in questo con i suoi errori, Il "socialismo libertario" (anarchico) di errori ne ha fatti tanti altri, ed e' scomparso senza nemmeno avere il tempo di manifestare compiutamente se' stesso (salvo i 72 giorni di Comune di Parigi, dove i soldati eleggevano i capi militari, praticamente durante la battaglia stessa. Forse anche questo un errore). Ma abbiamo il privilegio di vivere in un'epoca dove si assiste ad una ripresa di questo interesse, per la democrazia. E poi anche di essere italiani, dove forse in questo momento piu' che in ogni altro paese del mondo (salvo forse la
Cina) l'interesse per NUOVE forme di democrazia e' vivissimo e molto esteso tra la popolazione (in Italia piu' che in Cina). Propongo (4) che noi si scoprano, nei paesi dove viviamo, i sintomi di questa ripresa di interesse per nuove piu' progredite forme di democrazia e se ne studino le proposte e le iniziative.

Poi queste cose dobiamo raccontarle, farle sapere, organizzare modi per propagandarle e trasmettere interesse su di esse. Estendere l'impegno all'approfindimento ed all'interesse ad altri.
Attorno a questi temi occorre: FARE.

Ma attenzione, al tempo stesso bisogna evitare di strafare.
Sognare successi rapidi ed immediati o quanto meno eclatanti (quando la situazione non lo consente) e' il modo piu' sicuro per daneggiare se' stessi e gli altri. Dopo l'eccitazione arriva la depressione. Siamo oggettivi: questi temi, occuperanno la scena sociale e politica per i prossimi 100 o 200 anni. Mica 10 o 20.
E' anche importante cercare di vivere al meglio la propria vita. Coltivare le relazioni. Rispettare ed onorare gli
impegni di lavoro.

Io che vi scrivo, cari giovani amici, ho un'eta' tale per cui ho fatto il '68. Anzi ho poi fatto anche il '69, e poi
il '70, '71 . . . . (a differenza di tutti voi, credo). Non so se voi ne sapete qualcosa di noi di allora, ma vi
assicuro che noi si credeva che il mondo sarebbe cambiato radicalmente nel giro di qualche anno. E che, di certo, sarebbe cambiato in meglio. Questo ha indotto moltissimi di noi a fare errori veramente tragici. Io stesso, che pur ero scettico su questa visione (universalmente condivisa!) di rapidissimo cambiamento, sono rimasto ugualmente deluso tanto che non mi sono poi piu' occupato di politica o di cose sociali per ben 3 decenni. Un errore gravissimo.

Per cui vi scrivo per dirvi: senza strafare, diamoci da fare!
Da che mi sono ri-impegnato in politica ho gia' visto crepare 2 "movimenti" di cittadini per la democrazia (i
Girotondi, e poi quello dell' Indulto). Vorrei evitare di vedersi volatilizzare anche questo, attuale. E sarebbe il
terzo, ma sempre per la stessa ragione: credere che la vittoria sia dietro l'angolo, sperare di salire sul palco . . . eccitarsi troppo . . . credere troppo cecamente nei capi . . . sperare che anche altri . . . e invece la vittoria e' di la da venire. Lasciarsi uccidere dalla delusione, e' solo conseguenza di mancanza di chiarezza.

Fichiamocelo in testa: la vittoria? . . . tra 200 anni. Forse. E non sara' completa nemmeno allora: e' parte della storia seguire alti e bassi e riprodurre in modo diverso sempre le stesse situazioni.
I Luigi XVI e le Marie Antoniette cercheranno sempre di fare capolino di nuovo.

Cio' nonostante e' doveroso darsi da fare. Cosi' almeno tra 200 anni qualcuno vincera', senza aspettarne 2000, di atrocita'.

= = =
Bene, arrivo al sodo.
Un primo essenzale e basilare strumento, per coordinare questo studio e queste attivita', che propongo e sono specifiche dei meet up internazionali, c'e'. Lo ha creato Ciro.
Questo forum: www.beppegrillo.forumattivo.com

Sugerisco di non sacrificare la vostra vita per tenerlo in piedi, ma cio' nonostante vivamente raccomando di tenerlo in piedi lo stesso!
Propongo (5) che lo si strutturi ALMENO nella parte "approfondimenti" per metterci dentro i 4 temi che ho elencato qui, in modo che si possa ritrovare le discussioni iniziate, in corso o anche concluse.

Volentieri lo faccio io.
Chi non fosse d'accordo con questo mio impegno, lo dica. Il silenzio lo interpretero' come assenso.

Ciao ciao
Leonello

Caro Leonello,

ti ringrazio per le tue sincere parole di coraggio che mi spingono a riaffacciarmi al forum.

Tu parli di nuova forma di democrazia, forse è colpa mia, ma io non ho capito bene come si rapporta questa nuova forma con quella vecchia.

In ogni caso quello che mi fa più paura non è la democrazia attuale, che potrebbe anche funzionare se venissero eletti dei cittadini integri e rappresentativi e privi di conflitti di interessi, invece degli yesmen scelti dalle oligarchie.

Mi fa paura il cinismo di chi vuole imporre a tutti i costi il ritorno al nucleare sapendo che rappresenta una fortissima ipoteca per le future generazioni, gli inceneritori, il ponte sullo stretto, imbavagliare la giustizia con il divieto di intercettazioni, di chi fomenta un clima di razzismo e intolleranza nei confronti degli emigrati e delle prostitute, di chi ci costringe a pagare le salatissime multe della UE per mantenere a tutti i costi una tv che non guarda nessuno.

Si fa leva sui sentimenti più bassi ed egostici dell'individuo, legittimando una sorta di società basata sull'homo homini lupus.

Mi batterò sempre e con tutte le mie forze perché non prevalga l'egoismo, il cinismo e la legge del più forte.

Purtroppo i risultati elettorali hanno premiato proprio chi incoraggia gli italiani a fregarsene del proprio prossimo.

Questo mi preoccupa più di tutto.

Comunque qualcosa bisogna fare, non possiamo darci per vinti.

Penso soprattutto alla battaglia per un'energia pulita. Su quella concentrerò tutti i miei sforzi.

Non dobbiamo accettare supinamente la fandonia del nucleare, in Italia potremmo benissimo coprire tutto il fabbisogno elettrico con un impiego sempre maggiore di idroelettrico, geotermico, solare, eolico, maree, riciclaggio, risparmio, agricoltura biologica uscendo gradualmente dal petrolio e dal carbone utilizzando in maniera parsimoniosa il gas naturale che è molto meno inquinante del carbone e dell'olio combustibile.

La riduzione dei gas climalteranti dovrebbe essere fatta soprattutto attraverso le seguenti misure:

riduzione trasporti su strada
riduzione traffico aereo
efficienza delle abitazioni in modo da ridurre i costi di riscaldamento
utilizzo pannelli solari termici e pannelli fotovoltaici

Cerchiamo di capire chi ostacola questo sviluppo delle rinnovabili e perché.

Uniamoci con tutti i gruppi che stanno lavorando sui temi dell'energia. Non siamo soli.

Nel thread sull'energia ho avviato una discussione sul nucleare e sul sostegno al movimento antinucleare lucano.

lunabionica ha scritto:.


Tu parli di nuova forma di democrazia, forse è colpa mia, ma io non ho capito bene come si rapporta questa nuova forma con quella vecchia.

In ogni caso quello che mi fa più paura non è la democrazia attuale, che potrebbe anche funzionare se venissero eletti dei cittadini integri e rappresentativi e privi di conflitti di interessi, invece degli yesmen scelti dalle oligarchie.

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Cara Lunabionica,

Mi fa veramente un grandissimo piacere rivederti di qui.
Confesso che percepivo la tua assenza precisamente come uno dei sintomi piu' evidenti della "crisi". Certo, posso immaginare che tu non stessi con le mani in mano, ma il fatto che tu non fossi qui e non ci raccontassi (di tanto in tanto) cosa stessi facendo e pensando, lo interpretavo come una grave perdita.

Pur non dovendo assorbire tutte le nostre energie (ovvio) questo punto d'incontro io credo sia importante: solo noi all'estero possiamo fare e dire certe cose, per i nostri amici in Italia sarebbe molto piu' difficile. Abbiamo, a me pare, un lavoro specifico da fare: studiare i paesi dove viviamo e trovare da questo studio soluzioni valide anche per l'Italia o altri paesi ancora.

= = =
Per rispondere piu' compiutamente ai punti, veramente nevraglici, che dici qui sopra ho aperto una discussione specifica in approfondimenti/democrazia: qui.

Ma per dire in breve ed inisntesi e non lasciarti senza una risposta, anche se sintetica.

Nel paese dove vivo, i politici sono meglio che non in Italia. Ne discustiamo nei circoli delgi emigrati e tutti lo riconoscono, pur con parole diverse.
Tutti riconoscono anche il fatto che "i politici italiani hanno piu' potere". Ma questo non dipende dal "valore etico" dei parlamentari di qui, ma dal fatto che qui esiste la democrazia diretta: i politici propongono le leggi ed i cittadini le votano. Oppure i cittadini le propongono e se le votano anche.

In fondo la Svizzera e' un paese che attua alcuni dei fondamenti dell'anarchia (gli svizzeri ne sono coscienti):
a - federealismo.
b - democrazia diretta.

Seguendo il fondamento anarchico che e': "Non e' tanto importante che al potere ci sia questo o quello, importante e' che il potere stesso sia diminuito" (Carl Ludwig Börne).

All'origine della differenza "etica", c'e una differenza organizzativa e "strutturale" insita nella forma democrazia di qui, conseguenza della rivoluzione "borghese" del 1848 quando la Svizzera si dette la struttura democratica attuale.

Intendiamoci: i problemi poi anche qui NON MANCANO!

Ed e' estremamente interessante e profiquo scoprirli, per non rifare gli stessi errori.

I padroni dell'informazione, per esempio, qui sono ancora piu' mascherati che non da noi e questo vanifica, in parte, gli effetti positivi della democrazia diretta.