Cervelli in fuga

Ricevo, mi pare contenga informazioni interessanti. Faccio conoscere:

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[size=16]Comunicato

Franco Narducci (UNAIE) : accolto come raccomandazione dal Governo l’Ordine del Giorno per il rientro dei cervelli.



L’on. Franco Narducci, Vicepresidente della Commissione esteri della Camera e presidente dell’UNAIE ha presentato, in occasione della fiducia al decreto Gelmini n. 180 recante “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”, un ordine del giorno che impegna il Governo “a predisporre adeguati strumenti come le agevolazioni fiscali per le industrie che intendono operare seriamente per richiamare in Italia i nostri quadri, i dirigenti e i ricercatori operanti all’estero, avendo tuttavia l’accortezza di evitare che il progetto si trasformi in un escamotage fiscale; ponendo, altresì, attenzione a mantenere il giusto equilibrio nei confronti di coloro che da anni, in Italia, sono in attesa di una adeguata collocazione”.

Inoltre il predetto ordine del giorno impegna il Governo “ad attuare un concreto progetto di rientro dei ricercatori italiani all’estero favorendo la competizione degli Atenei nell’accesso alle risorse adeguatamente stanziate, evitando la frammentazione e concentrando gli investimenti, opportunamente valutati da una commissione internazionale, in pochi poli di eccellenza”. L’ordine del giorno è stato accolto come raccomandazione dal Governo, anziché essere accolto con pienezza. Una decisione che si spiega probabilmente con la richiesta di stanziare “adeguate risorse” indirizzata al Governo da Narducci.

L’ordine del giorno parte da una considerazione che deve suscitare grande preoccupazione in chi governa: l’emigrazione italiana dei quadri e dirigenti è aumentata negli ultimi 3 anni del 90%, un fenomeno che a sua volta induce molti giovani ricercatori a seguire la scia dei manager verso opportunità di lavoro all’estero.

“L’evoluzione avanzata verso la società del sapere e dell’economia immateriale - ha affermato il presidente dell’UNAIE - mette al centro di tutto competenze, capacità e professionalità. In questa prospettiva, la fuga di risorse umane costituisce un grave danno per le possibilità di sviluppo del nostro Paese. La fuga dei talenti verso altre nazioni - ha sottolineato Narducci - costituisce una notevole perdita economica per il nostro Paese che investe ingenti risorse finanziarie per l’istruzione universitaria dei giovani italiani, alle quali si devono aggiungere i considerevoli capitali investiti dalle loro famiglie”.

Se a questi quadri, dirigenti e ricercatori non si offrono concrete possibilità di rientro, i summenzionati investimenti andranno ad esclusivo beneficio dei Paesi che, senza avere avuto l’onere dell’investimento, hanno aperto le porte ai nostri “cervelli in fuga”.

Il dibattito andato in scena recentemente alla Camera dei Deputati, in occasione dell’approvazione della legge per “lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese italiane”, ha evidenziato l’assoluta necessità del nostro Paese di poter disporre di un know-how all’altezza del compito e degli obiettivi su molti versanti, da quelli tecnologici a quelli finanziari e promozionali, proprio per vincere la sfida dell’internazionalizzazione. In tal senso, la fuga dei giovani migliori verso Paesi ad economia avanzata, nostri competitori, è estremamente nociva per l’Italia, come ha ben evidenziato Franco Narducci.

“Uno degli ostacoli principali al rientro dei cervelli - ha poi precisato il presidente UNAIE - è certamente rappresentato dalla carenza di mezzi e di strutture, ma anche da una mentalità poco internazionale, con un sistema ingessato in nepotismi, formalismi e gerarchie” ed ha concluso sottolineando che “al riguardo si rammenta che il Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy ha deciso, quest’anno, di finanziare in maniera consistente lo sviluppo di campus universitari attraverso risorse recuperate dalla cessione del 3% del patrimonio di EDF (Electricité de France), corrispondente ad un investimento complessivo di 5 miliardi di euro, pronti ad essere utilizzati per progetti di alto valore. Pare evidente che in tale ottica l’investimento servirà anche a richiamare alte professionalità in Francia”.

Roma, 8 gennaio 2009[/size]

sinceramente non vedo come la situazione possa migliorare in Italia nell`attuale contesto italiano.
La corruzione e l`onnipresenza della politica ovunque sono i nemici principali della meritocrazia...
ne` tantomeno le riforme Brunetta e Gelmini mi sembrano efficaci nel senso di invertire
il corso delle cose nel nostro paese.
La fuga diventa una necessita`, se dopo anni di ONESTI (cioe` senza raccomandazione) e
SACRIFICATI e pesanti studi vuoi prenderti qualche soddisfazione.
Gli stipendi in Italia sono di fame. Fare ricerca e` impossibile (se non conosci le persone
giuste e` quasi impossibile). Per giunta, anche per avere cose che sono nel tuo diritto
devi fare la "questua" chiedendo "per favore" quello che ti spetta....
Capisco che molti, come me in primis, abbiano detto "sapete che c`e´ di nuovo`? me ne
vado...chi non mi vuole, non mi merita...". Non credo che con me l`Italia abbia perso
chissacche`....ma io sicuramente ne ho guadagnato in salute!

Il discorso di Narducci mi pare sensato...ma solo in parte.
Non mi convince quel suo "focalizzare le risorse sui poli d`eccellenza". Non sarebbe meritocratico.
Ci puo` essere un brillante ricercatore con ottime idee in un`universita` sperduta o minore e deve essere
premiato...se le sue idee sono migliori di un ricercatore di un centro di eccellenza.

So bene che in inghilterra Oxford e Cambridge hanno dei "canali preferenziali" rispetto ad altri atenei
per "rimanere centri di eccellenza" in inghilterra e nel mondo.

Tuttavia, continuo a ritenere che la vera meritocrazia nella ricerca debba guardare solo
alle "idee" di chi le propone...e non "al posto da cui le propone".

Ciao,
Mariafrancesca

ricevo questo messaggio con questo link.
Mi pare in tema.
(IL testo chiaramente 'e rivolto a "italiani in Italia": io che noi si e' piu' numerosi di loro in italia lo sapevo)
= = =

Grazia manda un link verso un blog interessante


fugadeitalenti.wordpress.com/

voi non lo sapevate ma ...

55milioni di italiani vivono in italia

60 milioni di italiani (e figli di) vivono all'estero here
4milioni hanno diritto al voto.

siamo tantini tantini ... i turki che sono 80milioni e fanno paura ce li sgranocchiamo la mattina col cappuccino

gli italiani formano la nazione più popola di tutta europa in ASSOLUTO. i tedeschi in tutto fanno meno di 70m.

gli italiani sono il solo popolo al mondo ad avere più della METà dei propri ABITANTI che vivono all'estero

non mi raccontate la storia che i figli degli italiani che vivono all'estero non sono italiani che so tutte balle balls kugels balles .... cacchiate

dategli un passaporto ai sti nipoti, dategli un modo per fare BUSINESS con la patria del nonno ... dategli UN IMMAGINE DI NAZIONE VINCENTE e BELLISSIMA di cui ANDARE FIERI .... e poi lo vedremo se non cominciano a rispolverare quello "strano" cognome che spesso gli é pesato ....
60milioni diffusi in europa, america del nord, america del sud ...

sono dappertutto, noi ed i cinesi.

Immaginate di avere un secondo parlamento fatto da componenti di "noi altri" che viviamo "fuori".

grande potenziale. enorme potenziale.


VOI AVETE UNA VISIONE DELL'ITALIA CHE NON é QUELLA VERA .... APRITE GLI OCCHI

ABBIAMO UN ENORME POTENZIALE come nazione che nessuno ha mai tentato di sfruttare.

le frontiere dovrebbero essere aperte.

DOBBIAMO INNONDARE IL MONDO CON LA NOSTRA LINGUA E LA NOSTRA CULTURA. ROMA HA FATTO QUESTO;

due imperatori romani, avevano origini iberiche !!!

siamo stati SEMPRE INTERNAZIONALI.

siamo un popolo di esploratori e di geni.

nelle altre nazioni hanno poco e lo stravendono, noi abbiamo TANTISSIMO e non lo sappiamo neanche

VOI AVETE UNA VISIONE DELL'ITALIA CHE NON CORRISPONDE ALLA REALTà ... APRITE GLI OCCHI

Dalema-BErlusconi-veltroni-fini-bossi-mastella-napulitano-demita-cuffaro-fassino é granello di sabbia rispetto alla nostra storia.

riprendete i libri di storia dal risorgimento fino ad oggi, saltando la vergogna del fascismo, ed é li che troverete la vera italia.

VOI AVETE UNA VISIONE DELL'ITALIA COMPLETAMENTE SBAGLIATA.
NON SIAMO 55MILIONI DI ALBERTI SORDI.

se mettessimo il paese in mano ad una CLASSE DIRIGENTE composta da gente GIOVANE e CAPACE con obbligo di togliere le tende ogni 10anni ... LI POTREMMO TENERE TUTTI SOTTO.

nessuna nazione al mondo ha un network di "infliltrati" come l'italia ... 60MILIONI DI INFILTRATI ... siamo più degli iraniani.

il nostro nemico é: NON SIAMO UNITI ... lo dice anche il nostro inno nazionale andatevelo a rileggere, un concentrato di saggezza.


Dimenticatevi Andreotti, perké non é una grande mente, al contrario é un grande sfigato, dimentica gelli, fanfani, cossiga, demita, forlani, craxi, dalema, veltroni, fini, mastella, mancino,
dimenticatevi tutti sti grandi vecchi ... DIMENTICATE L'ITALIA DEGLI ULTIMI QUARANT'ANNI...

NOI NON SIAMO COSI.

RIPRENDETE I LIBRI DI STORIA
RIPRENDETE I LIBRI DI STORIA

non siamo dei CIALTRONI

siamo gente SERIA SERIA SERIA SERIA SERIA .... che alla serietà ed alla professionalità associa un pizzico di ironia.