Proteste per i tagli ai corsi di lingua e cultiura italiana

Molti di noi "nuovi emigrati" non se ne rende conto, ma i "vecchi emigrati" invece se ne rendono conto benissimo.

Molti non lo sanno. Giovani ricercatori, "cervelli fuggiti", gente che ha trovato lavoro non in Italia ma all'estero e che magari (pur essendo tutti intelligedntissimi) non ha ancora capito di essere uno dei tanto emigrati (io ci ho messo 5 anni per capirlo).

I vecchi emigrati invece lo sanno. Hanno figli o nipoti nati qui . . . come faranno ad imparare l'italiano?
Come faranno a parlare con parenti quando scendono in ITalia? Come faranno a nsaprere qualcosa di un paese che (nonostante le disgrazie attuali) e' pur sempre un faro della storia e della cultura mondiale?

Per questo esisTEVANO i "corsi di lingia e cultuara italana".

720'000 ragazzi nel mondo intero vi partecipaVANO.
80 milioni di euro il costo, per strutture ed insegnanti.

Finito!

Nel programma di rincoglinimeno del paese e nella pianificazione del suo degrtado culutrale questo budejet ha avito iun talgio del 60% !

IN molti paesi questi corsi finiranno tra pochi mesi.
Si e' tenuta una manifestazione ieri e Berna. Dove si trovava anche un sottosegretario del minstero delgi esteri.

Raccomando a tutti di tenersi in contatto con i comites o l'associazionismo delgi emigrati (quelli che sanno di esserlo) per partecipare o organizzare manifestazioni simili.

Il problema é grave e la spiegazione ci sembra piuttosto chiara: se in futuro vorrai un corso di lingua e cultura italiana, dovrai pagarlo, e non poco, possibilmente a strutture private. Fa parte di un grande disegno di mercantilizzazione del sapere che chi vive in certi paesi (spagna e inghilterra ad es.) conosce bene e che in italia é ad uno stadio ancora embrionale. Ci sono grossi interessi in gioco e questo governo di affaristi é disposto a tutto pur di portarli avanti. Anche qui in spagna stiamo protestando. Purtroppo qui, i consolati, le istituzioni scolastiche e culturali sono sordi e non abbiamo ancora appoggio dai candidati eletti nella circoscrizione estero, ma continueremo a fare pressione...

Loro non molleranno mai, noi neppure...

Riccardo

PS: Sul significato del termine "emigranti" abbiamo discusso a lungo anche con i girotondi di madrid. Noi, come tanti, rifiutiamo questo termine e preferiamo definirci "cittadini d'europa, di origine italiana" Oggi, specialmente per i giovani, lavorare, studiare o anche crearsi una famiglia in un paese europeo non suppone le difficoltá e i traumi di un tempo, se non altro perché abbiamo livelli di istruzione e di vita alti. Stiamo (spero) andando verso una situazione di tipo statunitense, dove spostarsi da uno stato all'altro é la norma.
Se vogliamo credere ad un'europa unita, cominciamo anche dalle parole, sono importanti.

Riccardo Micco ha scritto:. . . e non abbiamo ancora appoggio dai candidati eletti nella circoscrizione estero, ma continueremo a fare pressione...

Non e' tanto vero, per fortuna. La manifestazione di Berna non e' stata organizzata da "movimenti", . . . da me . . . o da altri, ma da Claudio Micheloni (senatore PD, della nostra circoscrizione), che e' molto attivo in proposito.
Ho passato diverso tempo con lui, nei giorni scorsi (anche per altre faccende che concernono le Colonie Libere Italiane. Anche iniziative interessanti, sugli "emigrati". Vi faro' sapere) e posso dirlo: sta dandosi parecchio da fare.

Se volete fare qualcosa in proposito, in Spagna, volentieri vi metto in contatto con lui, di certo si da da fare.

PS: Sul significato del termine "emigranti" abbiamo discusso a lungo anche con i girotondi di madrid. Noi, come tanti, rifiutiamo questo termine e preferiamo definirci "cittadini d'europa, di origine italiana" Oggi, specialmente per i giovani, lavorare, studiare o anche crearsi una famiglia in un paese europeo non suppone le difficoltá e i traumi di un tempo, se non altro perché abbiamo livelli di istruzione e di vita alti. Stiamo (spero) andando verso una situazione di tipo statunitense, dove spostarsi da uno stato all'altro é la norma.
Se vogliamo credere ad un'europa unita, cominciamo anche dalle parole, sono importanti.

Quello che dici e' vero: l' "emigrazione" (chiamiamola cosi') recente e' diversa di quella passata.
Ma non trovo utile ne' produttivo politicamente o socialmente aspirare al "differenziarsi".
Invece trovo piu' utile e produttivo "collegarsi ed associarsi".

E siccome siamo emigrati, abbiamo esportato noi stessi e la nostra forza lavoro, come altri prima di noi, preferisco dire che sono un emigrato. Preferisco mettere in evidenza l'unita' piuttosto che la differenza.

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Esempio:
Questo fine settimana scendo a Roma per una manifestazione organizzata dalla Colonie LIbere Italiane (antica associazionei di Emigrati- con-la-E) per illustrare al governo italiano COME e QUALI sono le tecniche ed i metodi di INTEGRAZIONE delgi emigrati messe in cantiere dal governo federale e dai governi cantonali svizzeri.

Ne parlero', appena posso.

E' stato creato un sito per raccogliere le firme per protestare contro questi tagli nella finanziaria:

http.firmiamo.it/petizionemondialecontroitaglidellafinanziaria

grazie leo per le info.
sono un neo emigrato in brasile e ho aperto da poco il meet up di belo horizonte, per ora l´unico del brasile.
enzo

Vorrei che tutti si rendessero conto che la protesta per i tagli (che significano chiusura) ai corsi di lingua italiani generano VERE proteste tra un numero molto elevato di persone che si stanno avvicinando (a causa delle conseguenze di questi tagli) ad un NUOVO interesse alla politica.

Rendiamoci conto che molti italiani o naturalizzati italiani, trentenni o quarantenni, che hanno figli in eta' scolare e che magari anche sono emigrati di seconda o terza generazione, ma che INTENDONO CONSERVARE E FARE CONSERVARE un legame linguistico (e pertanto culturale) con il paese in cui hanno le radici, VEDONO PERDERE LA POSSIBILITA' di trasmettere questo legame ai figli.

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Nel paese dove vivo (Svizzera).

Berna: c'e' gia' stata una manifestazione.
Venerdi' scorso si e' tenuta una assemblea AFFOLLATISSIMA sul tema, a La Chaux de Fonds.

Sabato prossimo, 29-11:

- Losanna: occupazione del consolato ( Rue du Petit-Chêne 29 – 1003 Losanna ), ci si trova al consolato sabato mattina prima della chiusura.
- Zurigo : manifestazione da La Casa D'Italia (Erismannstrasse 6, ore 10)
al Consolato.

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Se vivete all'estero, caldamente vi invito a NON fare sfuggire questo momento di aggregazione e sensibilizzazione attorno a questi temi politici legati a valori essenziali e molto umani, come la lingua.

Alla fine c'e' stata una manifestazione anche a Neuchâtel.
Ed e' a quella che ho partecipato.

Descrivo in sintesi:

- presenti circa 100 - 150 persone. Molte famiglie con bambini.
- oranizzata dai Comites della regione.
- diversi cartelli, interventi dei presidenti dei comites, del responsabile dei corsi di lingua-cultura ed intervento mio (con invito a firmare anche per il referendumo-lodo-Alfano).
- chitarra - canzoni (animazione musicale: la mia. Che era stata anche molto caldamente richiesta da Zurigo).

Ho avuto il piacere di constatare ancora una volta che la mia canzone: il "Governo Prodi-Mastella" raccoglie interesse e consensi. L'ho cantata un casino di volte e persino all'interno dell'agenzia consolare di Neuchâtel (dove ci si e' rifugiati in "pacifica occupazione" anche per scappare dal freddo sottozero della strada) raccogliendo gli applausi e consensi anche da funzionari ed impiegati.



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Ciao Leo!

Grazie per le info!
C`e` qualcuno che sa per caso se in Germania si fa qualcosa al riguardo?

Purtroppo, dove vivo io a Goettingen, non sono ancora riuscita a trovare nessuna
"associazione di italiani", che da quanto ho visto fino ad ora in Germania sono attive
solo in grandi centri come Colonia, Stoccarda, Francoforte, forse Monaco e Berlino.

Ciao,
Mariafrancesca

mi informo e ti faccio sapere.
. . . ma devi essere paziente: come sai ci sono anche altri impegni!

Leozaquini ha scritto:mi informo e ti faccio sapere.
. . . ma devi essere paziente: come sai ci sono anche altri impegni!

no problem...posso aspettare :-)