Introdurre la VERA class action Iniziativa Europea

copio incollo dal forum Reset class action


A seguito del convegno del 25 Febbraio organizzato dal CNCU a Roma "L'azione Collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, Opportunità e prospettive" ho contattato a nome del "Coordinamento delle Associazioni Esponenziali di Tutela degli Interessi Collettivi Specifici per una Class Action efficace" il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pier Virgilio Dastoli, al fine di valutare l'opportunità di un incontro tra una nostra delegazione e il Commissario UE per i consumatori, Meglena Kuneva . Scopo di questo incontro vorrebbe essere quello di esporre e motivare le istanze del nostro Coordinamento e fare una stima delle reali possibilità che tali istanze vengano fatte proprie dalla Commissione Europea nell'atto di estendere la possibile futura direttiva in materia di cause collettive risarcitorie.

Il Coordinamento ha contribuito grandemente all'implementazione del testo della normativa italiana "class action" approvata in Finanziaria nel 2007. In particolare alcuni elementi di semplificazione delle procedure attuative della norma e l'estensione della legittimazione attiva a qualunque associazione mossa a tutela di interessi specifici e collettivi in ambito consumeristico sono tra i risultati conseguiti grazie alle nostre assidue e determinate pressioni in ambito parlamentare.

Inoltre, sempre a seguito delle nostre dirette pressioni, la Commissione Giustizia del Senato in data 18 Dicembre 2007 ha approvato un "Rapporto sullo stato di previsione del Ministero della Giustizia" che ribadisce e precisa ulteriormente quelle che sono le aspettative di gran parte dell'Associazionismo italiano e più in generale di tutti i cittadini italiani in materia di cause collettive risarcitorie.

In particolare il Rapporto approvato suggerisce di "estendere la legittimazione attiva all?utilizzo di tale strumento di giustizia a tutti i cittadini. Si dovrebbero, cioè, disciplinare i diritti e gli interessi diffusi non ancora prescritti, alla data di attivazione della procedura giudiziale, di tutti i cittadini e non solo quelli dei consumatori e degli utenti.
La suggerita estensione contribuirebbe a chiarire, peraltro, l'esperibilità dell'azione da parte dei risparmiatori e degli investitori per la cui tutela tale norma è stata inizialmente proposta. Risulterebbe altresì necessario intervenire affinché i cittadini danneggiati che intendano avvalersi della tutela prevista dalla norma in questione, possano partecipare al processo sia aderendo collettivamente per il tramite dell'ente associativo promotore dell'azione, sia individualmente in maniera diretta.
Tale adesione propedeutica dei cittadini all'ente promotore dell'azione collettiva permetterebbe non solo di far fronte agli obblighi a lui imposti dalla novella legislativa, ma costituirebbe garanzia, grazie al vincolo associativo, della sua effettiva rappresentatività che assumerà particolare rilievo per formare la valutazione del giudice nell'individuazione del dominus, in caso di richieste concorrenti. Resterebbe, comunque, garantita la possibilità per gli altri cittadini di intervenire direttamente nel procedimento. Si suggerisce, inoltre, di intervenire affinché il giudice adito, qualora sia possibile allo stato degli atti, possa determinare la somma da corrispondere a ciascun cittadino danneggiato e, in tal caso, che la sentenza nella azione collettiva risarcitoria abbia immediata efficacia ed esecutività di giudicato, ai fini del risarcimento nei confronti di tutti i soggetti costituiti direttamente o per il tramite dell'ente associativo.
Qualora poi lo sviluppo del processo non consenta al giudice di pervenire ad una precisa determinazione della somma da corrispondere ai cittadini danneggiati, si ritiene opportuno che il Presidente del Tribunale competente possa costituire un'unica commissione di liquidazione giudiziale invece della camera conciliatoria attualmente proposta. La camera conciliatoria stragiudiziale potrebbe, infatti, non pervenire alla definizione della causa collettiva, con il rischio del radicarsi di ulteriori defatiganti ed onerosi contenziosi individuali, determinando, tra l'altro, un ulteriore ingolfamento delle nostre, già sovraccariche, corti di Giustizia;" Il Rapporto sollecita inoltre il futuro Governo "ad intervenire sulla normativa vigente al fine di snellirne le procedure e renderle più efficaci".

Ciò detto, dato il valore potenzialmente vincolante per i singoli Stati membri dell'UE delle direttive promulgate dalla Commissione Europea, riteniamo assai importante che i risultati conseguiti dal Parlamento italiano e i suggerimenti espressi dalla Commissione Giustizia del Senato possano trovare ampia accoglienza da parte degli organi parlamentari europei e che soprattutto si eviti, in ambito europeo, in ogni modo ed in ogni contesto legislativo o deliberativo, di ridurre o limitare i benefici effetti che tali obiettivi già conseguiti promettono di garantire a tutti i cittadini italiani nell'ambito della tutela collettiva risarcitoria. Per questi motivi il possibile incontro tra una nostra delegazione e il Commissario UE Kuneva assume un significato particolarmente importante e decisivo in questo momento.

Al riguardo Dastoli mi ha informato che il Commissario Kuneva dovrebbe essere a Firenze nei giorni 15 o 16 Maggio 2008. Sto contattando in questi giorni i rappresentanti delle numerose associazioni e comitati che aderiscono al Coordinamento al fine di valutare la loro disponibilità a partecipare a questo eventuale incontro. Contemporaneamente stiamo organizzando una conferenza presso il Parlamento di Bruxelles insieme ad alcuni Deputati italiani, in modo che le nostre ragioni possano trovare udienza direttamente presso tutti i Parlamentari europei.